MISURE DEL SEGNALE

Misure del segnale

BER (Bit Error Ratio)
Il BER mette in relazione il numero di bit errati rispetto al numero di bit ricevuti in un periodo di tempo (per esempio in 1 secondo) e costituisce una misura diretta sulla “qualità” del segnale dopo la demodulazione. È forse il parametro più indicativo poiché visualizza il risultato finale di un collegamento e fornisce indicazioni dirette sulla possibilità o meno di visualizzare un’immagine, del “margine di ricezione” che costituisce la “riserva” che cautela la corretta decodifica. La condizione minimale di ricezione rispetto al parametro BER è quella di avere un BER≤2E-04 dopo la decodifica di Viterbi nella catena di demodulazione che genera un BER≤1E-11 dopo la correzione di Reed-Solomon, definita anche condizione QEF (Quasi Error Free) nel senso che si avrà quasi un’ora di trasmissione libera da errori. Naturalmente più basso è il BER migliore è la qualità di ricezione. Tuttavia bisogna comunque interpretare anche i valori di questo parametro in modo corretto. Infatti un alto BER indica certamente la presenza di sofferenze, ma un buon BER non costituisce necessariamente la certezza sulla perfetta riproduzione del contenuto trasmesso. Infatti la quantificazione di questo parametro è fatta attraverso una stima ottenuta in modo statistico. Questo può mascherare pacchetti o burst di errori generati da rumore impulsivo e quindi di brevissima durata che mediati su un tempo di alcuni secondi potrebbero non essere conteggiati. Tuttavia questi errori genereranno dei problemi nella decodifica del media video, audio o dati, che in quel momento viene ricevuto.
MER (Modulation Error Ratio) Il parametro MER è definito nella specifica ETR 290 (linee guida sui metodi di misura per i sistemi DVB). Questa figura di merito è calcolata valutando la completa degradazione del segnale che è presente all’ingresso del circuito di decisione di un ricevitore e fornisce una indicazione della capacità di decodificare correttamente il segnale. E’ espresso in dB, e       più è alto il suo valore migliore è la qualità del segnale ricevuto. In presenza del solo             rumore “gaussiano”, MER coincide con C/N.

SNR  C/N  (rapporto segnale/rumore)

 È una definizione impropria, in quanto non ha molto senso parlare di una unica carrier nel sistema DTT. Il valore ( C ) è la quantità di segnale utile che è compresa nella banda del canale interessato, mentre ( N ) è il rumore Gaussiano che è interferisce con il segnale utile all’interno della stessa banda. Si misura in dB. Questo rapporto, mette in relazione il valore di potenza del segnale a radiofrequenza e il livello di potenza del rumore che entra nel ricevitore. Il valore di tale parametro varia naturalmente in funzione della scelta dei parametri di modulazione. I ricevitori DVB-T richiedono un valore minimo di tale parametro.Come riferimento possiamo dare i valori definiti nel Regno Unito dove è stato previsto un rapporto di: C/N = 26 dB per la modulazione 64QAM Gli altri elementi che possono influenzare il valore C/N necessario sono la qualità del ricevitore, i livelli di intermodulazione in antenne o generati dagli amplificatori utilizzati negli impianti di distribuzione. Nel caso più semplice di ricezione, quando il ricevitore è collegato direttamente all’antenna senza nessun elemento intermedio (amplificatore, derivatore, presa, ecc.) solitamente, ma non troppo correttamente, si crede che un livello di potenza corretto corrisponde ad un livello di C/N corretto. Questo si verifica solo se il ricevitore stesso non ha una figura di rumore troppo elevata e il livello delle interferenze co-canale rimane insignificante. L’utilizzo di amplificatori, filtri, convertitori di canale, le antenne, gli elementi di distribuzione sugli impianti domestici e il ricevitore complicano ovviamente le cose e quindi vanno rivisti i valori del rapporto C/N caso per caso. Tutto questo dimostra che il valore del rapporto C/N da delle buone indicazioni ma non è un parametro che può assumere valori univoci e ben definiti una volta per tutte. Nelle applicazioni digitali il rapporto C/N contribuisce a definire il “margine nella ricezione” e quindi anche la qualità della ricezione stessa, soprattutto nell’intorno del valore a cui corrisponde l’effetto di “soglia”.

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